

La Strabareggia è ormai un grande classico sportivo di settembre: le vie della frazione Bareggia di Lissone e di parte di Macherio diventano per un venerdì sera all’anno palcoscenico di una gara podistica amatoriale, ma molto sentita.
C’è tanto cuore dietro una competizione del genere, sia da parte degli organizzatori che da parte dei runner, che partecipano numerosissimi in nome della solidarietà.
Sara Motta, figlia di Ludovico “Vico” Motta, uno dei pilastri della Strabareggia, ci racconta l’anima e i numeri di questa edizione 2022, la prima dopo il covid e la numero trenta in assoluto.
M: “Buongiorno Sara, allora, ci racconti com’è andata la gara di ieri.”
S: “Iniziamo col dire che l’edizione di ieri (venerdì 16 settembre ndr) è stata un bel ritorno alla tradizione, con 1780 presenze suddivise nelle due gare da 5km e 10km. La 5km chiaramente è più amatoriale e dunque è quella che raccoglie più adesioni, ma ci ha stupito vedere molti atleti professionisti venire apposta alla Strabareggia per allenarsi con la nostra 10km.
Il livello della competizione si sta alzando e sembra che i professionisti apprezzino l’organizzazione della gara e la nostra dotazione tecnologica: in effetti, i corridori della 10km hanno il microchip e registriamo tutti i loro dati e i parametri, dunque offriamo un servizio quasi da gara professionale.”
M: “Infatti avete avuto alcuni ospiti importanti…”
S: “Vero! La 5km è stata aperta dalla campionessa di handbike Arianna Talamona e a vincere la 10km è stato Ahmed El Mazouri, atleta che ha vinto due volte la Monza-Resegone e che ha corso la Strabareggia come allenamento. Pensate che ha fatto la gara da 5km e poi subito dopo è partito per quella da 10! Ovviamente, ha fatto doppietta e anche i suoi nipotini hanno vinto dei premi!”
M: “Ecco, anche i vostri premi sono molto accattivanti…”
S: “Vero, i nostri premi sono effettivamente molto sostanziosi e attirano parecchio! Abbiamo buoni spesa importanti presso attività commerciali del territorio, ma anche buoni per viaggi e quest’anno un monopattino elettrico.
Li diamo ai primi 5 uomini e alle prime 5 donne classificate per ogni categoria e al gruppo o alla società sportiva più numerosa.
A tutti gli iscritti, inoltre, diamo anche una bella sacca sportiva con calze running e t-shirt tecnica e dopo il traguardo, all’oratorio di Bareggia, ad accogliere gli atleti c’è un ricchissimo buffet.
Infine, quest’anno avevamo anche dei fisioterapisti e un’insegnante di pilates che hanno fatto massaggi e riscaldamento a chi correva!
I motivi per partecipare alla corsa sono effettivamente tanti, ma alla base di tutto c’è sempre la voglia di divertirsi e ovviamente di fare solidarietà. Il costo di partecipazione è cinque o dieci euro, quindi una cifra accessibile anche per le famiglie e tutto va in beneficienza.”
M: “A chi sono destinati i fondi raccolti?”
S: “L’intero ricavato di quest’anno sarà completamente donato alla nostra parrocchia di Bareggia, per interventi vari o aiuti alle famiglie bisognose. Nelle scorse edizioni parte del ricavato è stato donato anche ad associazioni no profit, al centro Italia e al Nepal colpiti dal terremoto.
Quest’anno, tra l’altro, abbiamo scelto di fare calze e t-shirt gialli e blu come gesto di sostegno alla popolazione ucraina.”

M: “La macchina è ben rodata, ma il lavoro in effetti è davvero tanto! Quali sono le difficoltà organizzative?”
S: “Sono tante, infatti inizieremo a pensare all’edizione 2023 più o meno a novembre, per entrare nel vivo dei lavori da febbraio.
I problemi sono legati soprattutto al percorso: serve ogni anno un piano di viabilità aggiornato e dobbiamo organizzarci con i comuni di Macherio e Lissone per creare un percorso che sia il più possibile sicuro per i runner e che non crei troppe difficoltà con la viabilità cittadina. La burocrazia è davvero tantissima!”
M: “E i volontari? Avete supporto anche dai giovani?”
S: “Alla Strabareggia partecipano e collaborano sia persone “storiche”, fondamentali per le loro conoscenze organizzative e l’aiuto pratico, sia persone un po’ più giovani, che con le loro conoscenze informatiche, hanno velocizzato le iscrizioni e reso più preciso il cronometraggio delle gare. Certamente abbiamo sempre bisogno di tanto aiuto, sia pratico che tecnologico, soprattutto da parte dei giovani, che sono sicuramente molto preparati e saprebbero gestire bene anche la comunicazione sui social, aspetto molto importante per far conoscere la nostra manifestazione.”
M: “Lanciamo dunque questo messaggio ai giovani: partecipate, perchè abbiamo bisogno di voi! Invece, parlando di messaggi, ne avete ricevuto uno importante!”
S: “Vero! Monsignor Tremolada,il vescovo di Brescia, è un nostro concittadino di Bareggia e ha partecipato simbolicamente alla Strabareggia. Al termine della gara ci ha fatto i complimenti scrivendoci un messaggio molto bello.
Ha apprezzato l’organizzazione, il gran numero di persone coinvolte e il clima di serenità che si è respirato per tutta la manifestazione.”
Per tutte le informazioni, i risultati, le foto ufficiali e le news sulle prossime edizioni tenete controllato il sito della Strabareggia o le pagine del CPDL!
Mattia Gelosa
