Il cantante idolo dei giovani duetta con la regina della musica italiana. L’occasione, per lui e per i ragazzi, è davvero grandissima. E viene sfruttata al meglio!

Vi abbiamo ormai abituati a tante interviste, ma stavolta ci tocca cedere: per riuscire a intervistare Blanco (Mina è fuori discussione praticamente per chiunque!) ci vorrà ancora un po’…
Noi però non molliamo e intanto prendiamo la scusa di questo inedito duetto per una riflessione breve sulla musica italiana, di oggi e di ieri.
Classe 1993, nato a Brescia, Riccardo Fabbriconi alias Blanco si cimenta nella sfida quasi impossibile di un duetto con Mina, la regina della musica italiana, nonché la cantante più enigmatica e sfuggente della storia del Paese.
La canzone in questione si intitola “Un briciolo di allegria” ed è un brano azzeccatissimo, perchè dimostra come il ragazzo sappia cantare anche del pop nel senso più classico del termine e di come la voce di Mina sia sempre moderna e ben più fresca di quella di moltissime artiste più giovani.
Ho preso un fotogramma preciso dal video ufficiale perchè mi piace molto questa immagine: mi suggerisce che fuori da quella finestra c’è tantissimo. Ci sono forse i ricordi del passato, rivisti nella mente che si perde quando si guarda un orizzonte indefinito, ma c’è anche la voglia di cercare il futuro, di aprire gli orizzonti.
Ed è qui che nasce il nostro consiglio per voi, amici del CPDL: allargate gli orizzonti. I duetti di oggi ci insegnano che la musica vera e gli artisti con la A maiuscola non passano di moda. Blanco vi dà la fortuna di ascoltare la voce di Mina, allora sfruttate questa scintilla. Scopritela, approfondite la sua storia e sentite qualcuna delle sue canzoni, perchè avete un’occasione incredibile.
La musica si evolve, i gusti cambiano, ma conoscere un po’ di storia del nostro Paese è importante e bellissimo: magari Mina la conoscete già, ma potreste imbattervi in altre grandissime voci – meno famose – come quelle di Antonella Ruggiero o quella dalle note impossibili di Giuni Russo.
Oppure, potreste scoprire che certi temi a voi cari non sono una novità: nel 1966 Celentano cantava contro la cementificazione ne “Il ragazzo della via Gluck”, nel 1973 Battiato dedicava il disco sperimentale “Pollution” alla lotta contro l’inquinamento (e metteva in guardia contro il rischio che gli oceani prima o poi ci sommergeranno tutti) e nel 1975 Pierangelo Bertoli scriveva “Eppure soffia”, un vero e proprio inno ecologista.
Avete tutto a portata di click: affacciatevi anche voi come Blanco a quella finestra e date un’occhiata al passato e ai ricordi della nostra musica. Vi verrà voglia, proprio come a lui, di incontrare artisti straordinari come la nostra Mina.
Noi del CPDL stiamo pensando a questo: possiamo darvi una mano in questa ricerca? Sarebbe apprezzato un tentativo di farvi conoscere un po’ i nostri grandi autori del passato? A voi il compito di darci le risposte!
Mattia Gelosa