Il fiore e l’asfalto

Iniziare un blog è sempre difficile, perché bisogna evitare di essere troppo spocchiosi, ma anche di dire troppo poco per eccesso di modestia.

E, soprattutto, bisogna capire bene cosa dire…

Ho deciso che voglio iniziare con una bella immagine: un fiore rosso che spunta nel bel mezzo di un marciapiede.

Fate un piccolo sforzo di fantasia. Lo vedete, vero?

Quel fiore è un sogno, una rottura, una forza che nella sua semplicità e fragilità si oppone al grigiore delle città che diventano tutte uguali.

Quel fiore rosso è l’idea di un ragazzo di periferia che è stanco di vedere che il mondo si appiattisce e che i giovani anziché brillare di colore si spengono, ignorati da adulti che camminano accanto a loro sempre di fretta, senza accorgersi veramente dei loro bisogni.

La politica, la scuola e persino le famiglie sono piene di persone che non sanno capire i giovani, valorizzarli, trovare il luogo giusto per trasformare in fiori quelli che adesso sono dei semi.

Il nostro progetto nasce proprio per creare un luogo di confronto per chi ha bisogno di sfogo, chi si sente in difficoltà, chi ha qualcosa da dire ma non sa bene a chi confidarla: i giovani spesso sono immersi in pensieri, crisi, ambizioni o problemi famigliari che rischiano di trasformare in un peso quelli che invece dovrebbero essere gli anni più belli.

Eppure, queste difficoltà creano amicizie solide e diventano una linfa vitale insostituibile che ci aiuta a crescere. Non vanno evitate, ma affrontate.

Il confronto, l’aiuto reciproco, la condivisione nascono quindi come necessità, ma diventano poi uno stile di vita, un valore e infine un’ideologia politica.

Dalle giornate ai giardinetti noi siamo passati ai campi polverosi degli oratori feriali, dal sostegno tra amici a quello verso ragazzi e bambini.

Poi, una volta adulti, questa energia e questa voglia di metterci a disposizione degli altri si è evoluta nell’impegno politico nella nostra città, Lissone.

Guardandoci indietro, infatti, ci rendiamo conto che già ai giardinetti e tra amici si chiacchierava spesso di politica. Si faceva politica.

Il fiore è cresciuto, l’asfalto finalmente si rompe.

Grazie all’intesa di tre ragazzi, a Lissone appare improvvisamente (ma ormai avete capito che non è così, giusto?) il CPDL, un progetto nato da chi è stanco di una politica fatta solo di parole, un percorso che germoglia da giovani che sono sempre stati attivi sul campo e che non intendono smettere proprio adesso di mettersi in gioco in prima persona.

Siamo convinti che la partecipazione dei giovani alla vita di una città sia un tema fondamentale, specialmente per chi è stufo di sentir dire che essi sono il futuro, quando invece devono essere il presente.

Siamo però anche convinti che non serva l’ennesimo progetto per i giovani dove tutto sia calato dall’alto, ma che sia necessario un interscambio di idee, una collaborazione basata su uno sforzo reciproco.

Noi ci siamo, vi porteremo spunti di riflessione su temi di stretta attualità e vi presenteremo di volta in volta esperti in materia, ma da soli non bastiamo.

Noi abbiamo iniziato facendo la nostra parte, adesso tocca a voi: il CPDL ad oggi è solo un piccolo fiore che va custodito, annaffiato, aiutato a crescere.

Insieme, là dove c’era un grigio e anonimo pezzo d’asfalto, sarebbe bellissimo potesse esserci in futuro un piccolo giardino tutto nostro.

Fate un piccolo sforzo di fantasia. Lo vedete, vero?

Mattia Gelosa

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